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Anche Microsoft colpita nel «più grande attacco hacker della storia degli Stati Uniti»

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Pubblicato da federico cella in CURIOSITA' · 14 Dicembre 2020
Tags: microsoftattaccatadaglihackers!
Anche Microsoft è stata colpita in occasione della massiccia campagna di attacchi informatici che hanno interessato diverse agenzie governative americane. L’attacco sarebbe partito dal software per la gestione delle reti chiamato Orion, prodotto dalla società texana SolarWinds. Che, come racconta Reuters, viene utilizzato dalla stessa Microsoft, al pari di oltre 300 mila aziende sparse nel mondo (tra cui anche Telecom Italia). Secondo Reuters anche alcuni prodotti Microsoft sarebbero stati utilizzati per favorire e diffondere gli attacchi, una conferma di quanto detto dal Dipartimento per la Sicurezza Nazionale su come siano stati sfruttati dai criminali informatici più metodi di ingresso nelle diverse reti governative. Nella notte italiana è quindi intervenuto il presidente di Microsoft, Brad Smith, che come riportato su Twitter da una giornalista del New York Times ha detto che le informazioni su un coinvolgimento del software di Redmond sono del tutto false: «Vogliamo rassicurare i nostri clienti che non abbiamo identificato alcuna vulnerabilità nei prodotti o servizi cloud Microsoft nel corso delle indagini», aggiungendo successivamente come «tutti i dati sono al sicuro».
L’Fbi ha promesso per oggi, venerdì 18 dicembre, un’informativa per i membri del Congresso. Quello che viene definito «il più grave attacco hacker della storia degli Stati Uniti» sarebbe andato avanti per mesi, con lo scopo di monitorare il lavoro di diversi dipartimenti del governo americano, tra cui quelli di Difesa, Stato, Tesoro, Sicurezza interna e Commercio. Anche il dipartimento dell’Energia ha affermato di avere prove che gli hacker hanno ottenuto l’accesso alle loro reti. Il sito di Politico nel pomeriggio di giovedì aveva riferito come sia stato preso di mira anche il National Nuclear Security Administration, l’ente che gestisce le scorte di armi nucleari del Paese.




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